Shakespeare, il balcone, il seno portafortuna, il muro con dediche e i lucchetti. Ma non dimenichiamoci delle migliaia di lettere che ogni anno giungono al Juliet’s Club (volontari rispondono in tutte le lingue del mondo) e del Premio Letterario Internazionale Scrivere per Amore.

Sangue, plasma, cellule staminali, cordone ombelicale: tutti elementi irriproducibili in laboratorio. L’unica fonte rimane la disponibilità al dono. Ci sono molte associazioni dedicate allo scopo, tra queste anche AIDO, per dichiarare la propria volontà a donare gli organi.

Parlo di Abeo Verona e dei bimbi guerrieri che combattono già da piccoli la battaglia per la vita. Un aiuto concreto, materiale e psicologico, anche verso i genitori per superare con un sorriso percorsi clinici impegnativi e lunghi periodi in ospedale. Tra i vari progetti realizzati, Villa Fantelli.

Qui si apre una parentesi dove non posso fare distinzioni. Un mondo tanto silenzioso quanto operativo. Ci tornerò, presto. Intanto vi lascio con l’immagine di Pallino, gatto trovato in fin di vita con decine di pallini in corpo, diventato la mascotte del Canile Sanitario di Verona.

In lingua veneta. Sisignori, perché parliamo di una vera e propria lingua con caratteristiche e suoni peculiari. Paladino fu Carlo Goldoni, in tempi recenti l’indimenticato e indimenticabile Roberto Puliero. Sopra, con la compagnia La Barcaccia in una delle mie fugaci e rocambolesche sostituzioni.

In 13 comuni della Lessinia, la montagna veronese, esiste ancora la cultura cimbra. Non sorprendetevi di trovare la toponomastica anche in dialetto tauc. Una storia che risale al XIII secolo con migrazioni dalla Baviera e dal Tirolo. Qui potreste essere accolti con un boukén, benvenuto!

Sua maestà la pearà e tutti i cortigiani della tavola scaligera. La veronesità passa indubbiamente anche dai piatti della tradizione da assaggiare con il pìron (forchetta in dialetto). Da scoprire le produzioni di nicchia tipiche e i cantori della tradizione. Nella foto Leo Ramponi che decanta pasta e fasòi.

Amici, fratelli, genitori, persone che hanno lasciato il segno. Nei miei speciali sul Terzo Settore ho scoperto come spesso, dietro ad un’Associazione, ci sia lo slancio vitale di chi resta e desidera mettere al sicuro gli altri dal dolore vissuto o perseguire degli intenti. In alto con i sostenitori dell’Idea del Mamo.

Perché i loro bimbi sono diventati le stelle più belle. Ho conosciuto genitori speciali che hanno saputo trasformare il dolore in messaggi d’amore e progetti sociali. Ne cito due su tutti: Mattia con le baby candles e Paolo, per lui tutta la delicatezza sul tema delle morti bianche.

Il carnevale veronese è il più antico d’Europa. Il Papà del Gnoco il vero re della città, almeno per un giorno: il venardì gnocolar. Centinaia di gruppi, carri, comitati storici sfilano per divertimento e solidarietà. Un momento di socialità per molte frazioni. Nella foto il mitico carnevale di Perzacco.

L’Hellas Verona e le Woman gialloblù, il ChievoVerona, Il Volley Verona, la Tezenis Scaligera Basket e un’infinità di altre discipline. Alcune meno roboanti ma con primati internazionali. Sono cresciuta davanti alle luci dello stadio Bentegodi, l’anima sportiva è una di quelle più ferventi e appassionate.

Il quartier generale di Vinitaly, la più grande kermesse internazionale del settore. Dietro ai grandi numeri ci sono storie incredibili, alcune che si tramandano da generazioni altre fatte di scelte lungimiranti. Dentro un calice interi mondi da scoprire. Oltre i luoghi comuni, a Verona il vino è una faccenda maledettamente seria.